mercoledì 12 agosto 2009



CERVELLO
I ciechi "vedono" il mondo. La scoperta di un team italiano.
I non vedenti possono conoscere l'ambiente in cui si muovono attraverso gli altri sensi. I 'neuroni-specchio' si attivano allo stesso modo delle persone vedenti
PERCEPIRE e conoscere il mondo esterno anche quando gli occhi non funzionano è possibile, ma non c'è bisogno di nessuna protesi. Infatti, il cervello umano è in grado di "vedere" la realtà che ci circonda grazie ad una vera e propria regia, capace di ricavare informazioni utili da tutti e cinque i sensi. Infatti, cellule nervose finora considerate il motore dell'imitazione visiva, i cosiddetti neuroni specchio, funzionano perfettamente anche in chi è cieco dalla nascita.
E' quanto emerge da una ricerca italiana pubblicata sul Journal of Neuroscience e coordinata da Pietro Pietrini, direttore del dipartimento di Medicina di laboratorio e Diagnostica molecolare dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa.
Lo studio è stato condotto in collaborazione con la cattedra di Psicologia clinica diretta da Mario Guazzelli e con il Centro di Risonanza magnetica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa. "Ci siamo chiesti se il sistema dei neuroni specchio fosse strettamente dipendente dall'esperienza visiva, oppure se fosse in grado di svilupparsi anche in assenza di questa e di rispondere anche ad altri stimoli, come quelli sonori", spiega Emiliano Ricciardi, uno degli autori della ricerca.
Per trovare la risposta gli studiosi hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale per osservare come risponde ad alcuni stimoli il cervello di un gruppo di volontari con cecità congenita e un gruppo di vedenti. I due gruppi dovevano riconoscere azioni presentate attraverso immagini e suoni. Si è visto così che i neuroni specchio dei non vedenti si attivano al suono di un'azione compiuta, come quelli prodotti bussando alla porta o piantando un chiodo.
E che l'attivazione era simile a quella osservata nei volontari che vedevano compiere la stessa azione e sentivano i relativi rumori.
"I risultati dimostrano che il cervello è organizzato in modo più articolato di quanto si credesse e che utilizza tutte le informazioni, a prescindere dalla singola attività sensoriale", rileva Pietrini.
Il cervello è insomma una macchina complessa "programmata per svilupparsi anche quando manca l'esperienza visiva". Di conseguenza "in termini di educazione il cervello dei non vedenti non ha differenze grazie a questa capacità di riorganizzazione plastica.
La vista resta importantissima, ma adesso sappiamo che la capacità di rappresentare il mondo esterno non dipende strettamente da questa".

mercoledì 5 agosto 2009

Il secondo cervello


CERVELLO: ANCHE LA PANCIA RAGIONA
Anche la nostra pancia 'ragiona' grazie a un secondo 'cervello' che ricopre le pareti dell'intestino e che, con gli stimoli giusti a base del neurotrasmettitore del buon umore, la serotonina, può addirittura crescere anche negli individui adulti. Infatti in uno studio su topi, Mintsai Liu e Michael Gershon della Columbia University di New York, hanno dimostrato che si può indurre la crescita di nuovi neuroni nel sistema nervoso enterico, cioé quello presente nell'intestino, stimolando le pareti intestinali con la serotonina o con farmaci affini. Il 'cervello' di pancia cresce pure negli individui adulti e regolarne la crescita con farmaci agenti sul recettore per la serotonina potrebbe aiutare a curare numerose patologie intestinali, dalla stipsi al colon irritabile. Lo studio è stato pubblicato su The Journal of Neuroscience. E' noto che nell'intestino c'é una sorta di 'dislocamento' del sistema nervoso, con neuroni che tappezzano le pareti intestinali e controllano l'attività stessa dell'intestino. In concomitanza di alcune malattie intestinali il sistema nervoso enterico, di fatto, è deficitario. In questo studio gli esperti hanno visto che topolini senza il recettore della serotonina quando crescono perdono progressivamente il loro sistema nervoso enterico e non possono ripristinarlo. Inoltre hanno visto che somministrando serotonina il sistema nervoso enterico di topi adulti si rigenera, cosa che non avviene salvo che per due aree circoscritte del nostro cervello che in età adulta risulta 'definitivamente' formato. Questo studio farà luce su come è regolato il nostro intestino e su come aiutarlo attraverso farmaci che accendano il recettore per al serotonina.